Come può uno dei più grandi banchieri privati d'Europa finire impiccato ad un traliccio sotto un ponte di Londra? Il film intende aprire tutti gli squarci possibili su questa vicenda, diradando un mistero che tuttavia resta ancora per molti versi impenetrabile. I frammenti della cronaca giudiziaria e giornalistica, ricostruiti con fedeltà, scelti tra i più emblematici, vengono collegati da una logica intera che li fa diventare dramma e quindi storia. La morte di Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, è uno dei momenti esplosivi dell'intreccio tra poteri visibili e poteri invisibili nell'Italia degli anni '70, punto nevralgico di equilibri internazionali. Il complesso rapporto tra Calvi e il vescovo Marcinkus, presidente dello IOR, la banca vaticana, viene ricostruito dal momento che caduto in disgrazia, in complicati giochi finanziari, Calvi gli chiede aiuto per evitare il baratro. Il film racconta come Calvi, inseguito da giudici e ispettori della Banca d'Italia che hanno scoperto questo enorme "buco" di 1300 miliardi, cerca disperatamente di evitare la rovina finanziaria, mettendo in atto i più svariati espedienti. Invano il Vaticano tenta di salvarlo. Calvi viene trovato suicida a Londra sotto il Ponte dei Frati neri.