Che cosa è oggi Roma, la capitale. Che cosa è diventata, da chi è abitata, pensata, sognata e misurata con il metro dei propri passi o del caos del traffico, fuori dal finestrino di un'automobile o dei mezzi pubblici, tra i mille volti che affollano la metro, gli autobus e i tram. A che stanno pensando quelle persone che s'attardano nei caffè e nelle piazze della città, quei vecchietti dagli sguardi lenti? E quale telenovela sarà riuscita a conquistare la ragazza che nella cucina della casa di fronte sta preparando i carciofi alla romana? Persone qualunque di ogni età e ceto, dal disoccupato all'aristocratico: il barista razzista, il giornalista immigrato, il timido-allucinato che sente le voci nei cimiteri, il vecchio che sta per essere dimenticato in un ospizio dal figlio, l'impossibilità di ricordare di chi ha paura di avere l'Alzeimher, il ragazzo che viaggia in autobus e scopre la follia del mondo, la bellezza sublime delle vestigia dell'antichità e i baroni che ancora le animano.