"...Indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, gli industriali, i banchieri, convivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la CIA, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna...". Una settimana dopo aver scritto queste parole, nella notte fra l'1 e il 2 novembre 1975 ad Ostia viene assassinato lo scrittore omosessuale Pier Paolo Pasolini. Poco prima della morte aveva invitato a salire sulla sua automobile un giovane balordo, Pino Pelosi, incontrato alla stazione Termini di Roma...