"In senso stretto non è un assassino,non mai ucciso nessuno:fa in modo che le sue vittime si uccidano da sole..."
Due uomini sono incatenati a un muro, la stanza è piena di sangue, c'è un cadavere. Non ricordano nulla, non sanno come siano finiti in quella situazione, forse non si conoscono nemmeno. Sono prigionieri da un folle che li costringe a un gioco di morte: otto ore per uccidersi a vicenda. La sua logica è lucida e spietata: vivere o morire, nessuna altra scelta....
Sconvolgente, vicenda e inquietante,scuote il pubblico ad ogni fotogramma.Era dai tempi di Seven e I soliti sospetti che non si vedava un thriller di tale forza e originalità:è nato un nuovo cult.