Nel 1974 l'avvocato Giorgio Ambrosoli è nominato commissario liquidatore della banca privata italiana, di proprietà del finanziere Michele Sindona. Le sue ricerche lo portano a scoprire che Sindona è legato ad esponenti politici, alla mafia e al vaticano. L'onestà l'impegno civile che contraddistinguono la figura di Ambrosoli avranno la meglio sulle ripetute minacce e tentativi di comprere il suo silenzio, finchè una sera, rientrando a casa troverà un sicario ad attenderlo.