Il 20 marzo 1994 la giornalista RAI Ilaria Alpi e il cameraman Miran Hrovatin vengono uccisi in un aguato a Mogadiscio. Il film ricostruisce la vicenda dei due inviati attraverso un vortice di colpi di scena, col ritmo o il fascino delle migliori spy stories. Ma questa volta non si tratta di finzione cinematografica, nulla è parto della fantasia, non lo sono i morti e i trafficanti, le indagini e i miliardi, così come non lo è l'infernale scenario mondiale che ha stritolato fra le sue spire due giornalisti capaci di arrivare, con le loro indagini, molto, troppo vicini alla verità. Una verità scomoda.