Mero è un operaio specializzato in un cantiere nautico e un “single father”. Suo figlio Lorenzo - nato da una relazione con una ragazza albanese – è la sua unica ragione di vita. Il sogno di Mero è che il ragazzo diventi un campione di boxe, riscattando così la sua anonima carriera da dilettante. Per questa ragione lo allena con severità maniacale in un vecchio magazzino adibito a palestra, insegnandogli giorno dopo giorno a tirar pugni e a proteggersi dai colpi bassi della vita. Di fatto però quello che ha costruito intorno al figlio è un mondo chiuso, in cui le giornate trascorrono tutte uguali tra il lavoro, la scuola, gli allenamenti, le serate passate con gli amici del cantiere, che sono diventati una specie di famiglia. Un mondo intriso di rimpianti, di complicità maschili e diffidenza verso tutto ciò che è nuovo e diverso. L’equilibrio di questo rapporto “esclusivo” però non è destinato a durare. La madre del ragazzo sta per tornare in Albania e vuole che il figlio la segua e nel frattempo i successi sportivi di Lorenzo attirano l'attenzione di un allenatore più esperto e potente di Mero che mette gli occhi sul ragazzo. Per Mero è un altro brutto colpo e il rapporto con il figlio viene messo in discussione. Le cose precipitano definitivamente quando Lorenzo inizia una relazione con Ana, una giovane romena, nella quale ritrova parte di quelle radici che il padre gli ha sempre negato...