Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con Hal, un ricco uomo d'affari, Jasmine decide di trasferirsi da New York nel modesto appartamento della sorella Ginger a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita. Jasmine arriva dalla sorella in uno stato psicologico molto fragile, la sua mente è annebbiata dall’effetto dei cocktail di farmaci antidepressivi. Sebbene sia ancora in grado di mantenere il suo portamento prettamente aristocratico, in verità lo stato emotivo di Jasmine è precario e totalmente instabile, tanto da non poter neanche essere in grado di badare a sé stessa. Mal sopporta Chili, il fidanzato di Ginger che considera un "perdente", né il suo ex marito Augie. Ginger, seppur riconoscendo, ma non comprendendo appieno l’instabilità psicologica della sorella, le suggerisce di intraprendere la carriera di arredatrice d’interni, un impiego che intuitivamente potrebbe essere alla sua altezza. Nel frattempo, Jasmine accetta malvolentieri un lavoro come receptionist in uno studio dentistico, dove attira le attenzioni indesiderate del suo capo, il dottor Flicker.