Il ragionier Fantozzi Ugo, piccolissimo uomo senza qualità oppresso dalla famiglia e dal lavoro, vittima predestinata (ma mai del tutto innocente) di tutta la cattiveria del mondo “evade” dalla televisione per approdare al cinema in compagnia di una grottesca e ormai celeberrima pattuglia di mostri: la remissiva signora Pina (qui Liù Bosisio), la scimmiesca figlia Mariangela (Plinio Fernando), l’organizzatore di gite aziendali ragionier Filini (Gigi Reder), l’eterna “fiamma” signorina Silvani (Anna Mazzamauro), il viscido geometra Calboni (Giuseppe Anatrelli). In breve tempo, e annullando anche le diffidenze della critica, il ragioniere più famoso d’Italia si è saldamente installato nel nostro immaginario collettivo, con le sue poltrone in pelle umana, la leggendaria Bianchina ripetutamente distrutta e la terribile nuvolona rovina-vacanze. E a tutti quelli che lo snobbavano ha urlato: “Per me la Corazzata Potemkin è una boiata pazzesca!”.