Il soggetto di Damiano Damiani (che è anche il regista) è ambientato in Sicilia. Una storia di mafia che vede Mario, primogenito di una modesta famiglia, gestore di una pizzeria a New York, e Michele, il fratello, vive nella tenace ribellione ad un destino che pare già segnato. E il destino, naturalmente, è quello di andare a fare il criminale, di andare ad uccidere: tutte le strade ce lo portano, tutte le situazioni e le allusioni. Anche quelle fatte benevolmente dal fratello, il quale si è guadagnato i galloni di killer di rango; Mario vorrebbe vedere il fratello distinguersi nella stessa carriera; le ricompense non gli mancherebbero. Ma Michele è, per giunta, innamorato di Cecilia, anch'essa avulsa da quel tipo di vita. L'Organizzazione è in fermento: dall'America arrivano e ripartono i grossi calibri. Mario è al centro delle attenzioni e all'apice della carriera. Ma comincia anche l'inevitabile declino, le disgrazie, i drammi, le pene che travolgono tutti, anche Michele e Cecilia. Ma quella loro buona radice non si è inaridita: dovrà ancora dare i suoi frutti.