Con "NAPOLI MILIONARIA" scritta e rappresentata per la prima volta nel 1945,si apre la "Cantata dei giorni dispari",una nuova fase del teatro di Eduardo nel punto di vista cronologico e drammaturgo,dove appare più attenta l'introspezione linguistica e dove la ricerca tematica è più concreta e più intensa vissuta.Eduardo stesso,la sera prima della rappresentazione al Salona Margherita,si affacciò alla ribalta per dire al pubblico che non avrebbe più recitato le commedie che avevano tanto divertito;l'esperienza della guerra,la sofferenza procurata lo hanno intimamente segnato e costretto a cambiare alcuni punti di vista sulla realtà."NAPOLI MILIONARIA" è una commedia di accusa contro la corruzionee l'opportunismo,siamo nel 1942 e il luogo dell'azione è uno stanzone sporco e affumicato dove abitano gli lovine.Ancora una volta la famiglia diventa microcosmo di una realtà più vasta,e la piccola Rita ammalata è il simbolo di una nazione che tenta a riprendersi.Gennaro e Amalia sono i due volti di questa Italia:il primo onesto indifeso che diventerà coscienza riparatrice l'altro,è quello,che si arricchirrà attraverso il cinico sfruttamento del prossimo.