In questa pièce il motivo del gioco rimanda a quello del destino,quando la vita di Don Ferninando,che gestisce un lotto ha avuto ha avuto in eredità dal padre,si scontra il gioco delle parti con quella di Mario Bertolini suo impiegato,vincitore di quattro milioni con i numeri avuti in sogno dal padre Ferninando.Questi non vuole pagare,convinto che il padre quei numeri li aveva inteso darli a lui,infatti era apparso nella stessa casa prima abitata da Ferninando e poi affittata a Berolini.Eduardo così contrappone alla verità dei fatti quella dei sogni,fantasmi di chi non vuole credere alla realtà,la cui religiosità è indissolubile legata alla superstizione.Si creano nello sviluppo della commedia una serie di equivoci,fantasie paradossali e logiche squinternate proprie della comicità a cui Eduardo per tradizione è legato dalla situazione umoristica si giunge ad una specie di dolorosa esasperazione quando ai tempi della farsa si succedono qiuelli dell'assurdo,e al meccanismo del sogno segue quello della maledizione.dal giorno in cui Bartolini stanco restituisce il biglietto a Ferninando che a sua volta da in dote alla figlia Stella prossima alle nozze con il suo impiegato.Don Ferdinando si sente vincitore trionfa la fiducia nei sogni e il suo amore paterno.La commedia fu scritta e rappresentata nel 1940,è il primo grande successo teatrale di Eduardo ad essere trasferito sullo schermo,nel 1942 la regia di Carlo Ludovico Bragaglia segue passo passo la commedia,il Dialogo e le trovate sceniche dell'oper teatrale che viene interpretata da Eduardo Tina e Peppino.