Ne L' ARTE DELLA COMMEDIA Eduardo riassume per il grande pubblico tutte le sue idee sul teatro,in una commedia che lui stesso definì strana,offrendo un panorama del teatro che incomincia proprio da chi vi dedica tutta la sua esitenza.Il protagonista,Oreste Campese,è capocomico di una compagnia di guitti ambulanti e dopo l'incendio del capannone sotto cui gli attori sono soliti recitare, si reca da De Caro,prefetto dle luogo.Nel colloquio Campese non chiede un aiuto economico,ma desidera soltanto che il primo cittadino accetti di presenziare al suo spettacolo,in modo tale che il pubblico sia invogliato ad accorrere numeroso,De Caro si lascia coinvolgere ina vivace discussione sul teatro,sull'attore,sul pubblico e sulla figura del drammaturgo,tuttavia al termine delll'incontro rifiuta l'invito di Campese,affermando di non avere tempo per le"buffonate" e lo congeda consentendogli un foglio di via.Campese accorgendosi di avere in mano,al posto del congedo,la lista degli appuntamenti che il prefetto ha preso per il pomeriggio,lo provoca.se invece i personaggi attesi si fossero presentati da attori travestiti,De Caro avrebbe potuto distinguere,dalle loro capacità,il vero dalla finzione? De Caro,quindi, non ha più modo di credere all'identità dei suoi visitatori;nella carrellata degli appuntamenti che assistiamo ad uno dei più grandi pezzi di teatro,dove l'istrionismo si confonde con la vitae dove la vita reale e la vita scenica cioncidono.