Kafiristan, nome mitico ormai scomparso dalle carte geografiche, indica la patria dei Kalash (in arabo Kafiri, "infedeli") popolo dalle origini misteriose che la tradizione fa risalire a un leggendario viaggio del dio greco Dioniso tra le remote e inaccessibili montagne dell'Hindukush. Da Dioniso i Kalash avrebbero ereditato la coltura della vite, il vino e i riti orgiastici e carnevaleschi che li distinguono nettamente dal severo mondo musulmano che li circonda. Nonostante il compatto assedio culturale e religioso, il popolo dei Kalash continua la sua epopea: le valli che dividono profondamente le grandi montagne risuonano dei loro canti, mentre si accendono i fugaci e colorati bagliori dei loro costumi lanciati negli antichi rituali di danza. Sembra un'Arcadia, ma, confessa un vecchio sciamano, "bisogna essere giente forte per rimanere Kalash con tutto il mondo contro.