Il sipario si apre sullo spettacolo di Pina Bausch, "Cafè Muller". Fra gli spettatori due uomini, seduti vicini per caso. Sono Benigno (Javier Camara), un giovane infermiere e Marco (Dario Grandinetti), uno scrittore quarantenne. Qualche mese dopo, i due uomini si incontrano di nuovo a "El Bosque", la clinica privata dove lavora Benigno. Lydia (Rosario Flores), la ragazza di Marco, è una torera caduta in coma durante una corrida. Benigno si occupa di un'altra donna in coma, Alicia (Leonor Watling), una giovane studentessa di danza. E' l'inizio di una intensa amicizia... lineare come le montagne russe. In quello spazio di tempo sospeso all'interno delle mura della clinica, le vite di quattro personaggi fluiranno in tutte le direzioni, passato, presente e futuro, trascinandoli verso un destino inaspettato. L'ultimo capolavoro di Pedro Almodovar ci regala interpretazioni intense e di rara poesia, in un crescendo di sentimenti e passioni, amicizia e solitudine, arricchito da immagini di tale purezza e bellezza da raggiungere un traguardo di eloquenza e maestria assolutamente straordinario.