Note: "Un padrino più cupo e più vero" - CORRIERE DELLA SERA.
Film per tutti.
Aveva visto in faccia chi aveva sparato quella notte in quel capannone abbandonato. E aveva finalmente scoperto che lavoro faceva suo padre: Michael Sullivan (Tom Hanks) lavorava insieme all'assassino Connor Rooney per il padre di quest'ultimo, il boss mafioso John Rooney (Paul Newman). Era inevitabile: il ragazzino era ormai testimone pericoloso, doveva morire. Ad affrontarsi, quindi, due padri per difendere i rispettivi figli: uno assolda un killer (Jude Law) per salvare il proprio figlio dall'accusa di omicidio, l'altro intraprende la via della perdizione per vendicarsi della morte della moglie e del secondo figlio, e garantire a quello sopravvissuto un futuro diverso. Sarà questo amore paterno a far dimenticare tutti gli orrori della vendetta per lasciare come unico ricordo i valori dell'onestà, dell'onore, della redenzione.
Dopo il successo di American Beauty (che gli valse il premio Oscar nel 1999) il regista Sam Mendes ritorna alla ribalta con Era mio padre - Road to Perdition. Un gangster all'apparenza uguali agli altri, ma che si trasforma in un capolavoro grazie alla toccante interpretazione degli attori, alla minuziosa maestria del regista e alla struggente fotografia che sottolinea visivamente i valori trasmessi a parole.