Note: GIANNI AMELIO SUL FILM:
"All'inizio, nei primi incontri di sceneggiatura, il titolo era semplicemente L'America, con l'apostrofo. E' rimasto così per tanto tempo. Poi un giorno ho detto che sì, il suono era bello, ma il significato non mi piaceva. E ho proposto di togliere l'apostrofo, di scriverlo come l'avrebbe scritto un emigrante... Ne Lamerica, mi è successo di parlare di un'Albania che non esisteva più a distanza di un anno. Era l'Italia, eravamo noi l'America per gli albanesi; adesso è arrivata quella vera... Anche Lamerica è un film su padri e figli. Conoscere l'Albania, per me e per il protagonista, è stata la via per capire il passato... L'ambizione del film è di arrivare alla conclusione che gli albanesi siamo noi. Sperimentare l'intolleranza.
Film per tutti.
Due faccendieri italiani, Fiore (Michele Placido) e Gino (Enrico Lo Verso), nell'Albania post-comunista. Vogliono comprare una fabbrica statale per pochi soldi. Ma c'è un unico ostacolo: hanno bisogno di un socio albanese. Il candidato ideale lo scovano in un ex lager del regime: Spiro Tozaj (Carmelo di Mazzarelli), un vecchio malato, matto e solo, che ha scontato trent'anni di lavori forzati... Tutto va per il verso giusto: Fiore torna in patria, e lascia Gino con le tasche piene di soldi in un paese straniero dove basta essere italiani per ottenere quello che si vuole. Ma alla vigilio di concludere il contratto, il vecchio fugge...